Anche per i ragazzi dell’Istituzione Formativa, Ente della Provincia di Rieti, è giunto il momento della chiusura dell’anno scolastico 2022/2023. Lo scorso Marzo 2023 si è insediato il nuovo cda che rimarrà in carica per il prossimo triennio. Riconfermata Cinzia Francia, già Presidente nel triennio precedente e che dirigerà per ulteriori tre anni uno degli strumenti formativi più efficienti a disposizione dei giovani in possesso della licenza media. L’Istituzione Formativa in questi tre anni è cresciuta in numeri e qualità degli indirizzi, frutto di strategie condivise, un accompagnamento costante a fianco dei giovani che hanno trovato nell’Ente un punto di riferimento per conseguire una qualifica ma, soprattutto, per imparare un mestiere.
RISULTATI
“Un lavoro – ha dichiarato la Presidente durante l’intervista – che sta dando i suoi frutti, specialmente in Sabina. A Fara il numero degli iscritti ai corsi di formazione è addirittura triplicato. Non sono mancati gli interventi strutturali, importanti e fondamentali per la nostra provincia. I percorsi dell’Istituzione offrono ai nostri ragazzi l’opportunità unica di sviluppare contemporaneamente la crescita culturale e alla preparazione professionale di eccellenza, tanto da renderli subito pronti ad inserirsi nei contesti aziendali attinenti al loro indirizzo di studio. Fiore all’occhiello l’apprendistato, che tante piace alle imprese, ma che in realtà non è mai decollato. Un lavoro delicato e fondamentale per un territorio che nel 2022 conteneva 5.275 disoccupati e con la previsione di un incremento del 6% per il 2023 che tradotto in numeri significa che quest’anno avremmo quasi 6000 persone senza lavoro. Eppure viene confermata una tendenza che è paradossale: alla nostra realtà imprenditoriale mancano figure adeguate. È il paradosso del mercato del lavoro italiano, alta disoccupazione giovanile e difficoltà delle imprese a reperire forza lavoro qualificata. Un dato drammatico rafforzato dal numero dei NEET. A Rieti vivono 21.515 giovani tra i 15 e i 29 anni. I NEET sono ben 4.641, giovani che non studiano, non lavorano, non frequentano corsi di formazione e non cercano lavoro”.
VISIONE SUL MONDO DEL LAVORO
“La verità – ha continuato durante l’intervista, la Presidente Cinzia Francia – è che i giovani escono dalla scuola secondaria non è che non abbiano voglia di lavorare, piuttosto si sentono fragili, perché avvertono di avere una cassetta degli attrezzi non adeguata; sentono la carenza di esperienze lavorative, di aver avuto una formazione troppo teorica, poche opportunità di incontro con il mondo delle imprese, di aver avuto a disposizione insufficienti servizi di orientamento al lavoro e di essere in possesso di una formazione non aggiornata alla realtà del mondo lavorativo. Proprio per questo vanno rafforzati tutti quegli strumenti, come l’Istituzione Formativa, che avvicinano il giovane all’impresa. È per questo che incentiviamo l’apprendistato, specie quello duale, predisporremo protocolli con le associazioni datoriali, con l’obiettivo di moltiplicare le competenze professionali, alimentando una catena del valore positivo che crea lavoro e nuove imprenditorialità.”